Pamela De Lia unisce tecniche di problem solving e decision making ad ascolto attivo e tanto altro ancora per accompagnarti, passo dopo passo, verso una vita più piena e in linea con chi sei oggi.

Incontro Pamela De Lia online, in una videoconferenza che ci permette di parlare e al tempo stesso vederci. Nel tempo ho scoperto quanto sia importante poter guardare il proprio interlocutore mente lo si intervista, perché racconta tanto di sé, anche senza dire. E così, mentre Pamela mi racconta di come è arrivata alla professione di Mental Coach, io me la figuro bambina, insicura e chiusa in sé stessa, con tante cose da dire e l’impossibilità di farlo. Una percezione confermata successivamente dalla stessa Pamela, che mi racconta della sua famiglia, dove parlare delle proprie emozioni e di ciò che stava accadendo non era considerato fattibile. Una famiglia in cui Pamela ha spesso respirato l’incongruenza tra l’agito e il dichiarato. E così, come è successo a tante donne e uomini che non hanno potuto esprimersi per ciò che erano in giovane età, anche Pamela si è instradata su una via che non la rappresentava più di tanto, “perché si fa così”. Poi sono arrivati i 40 anni e l’archetipo dell’Amazzone ha iniziato a scalpitare e Pamela si è ritrovata a chiedersi “quando tocca a me?”.

 

Pian piano la vera Pamela si fa strada nel mondo

Il momento della svolta è un ricordo chiaro. <<Era il 2019 – racconta – avevo un compagno, una figlia piccola e un buon posto di lavoro, eppure mi sentivo insoddisfatta. Per questo ho deciso di partecipare a un evento di crescita personale e l’evento mi ha folgorata! Ne sono uscita non diversa, ma con in mente qualcosa di diverso dal sentiero percorso fino a quel momento>>. In breve, complice anche l’avvento della pandemia da Covid 19, Pamela si addentra sempre di più nell’ambito della crescita personale e avvia la collaborazione con un network marketing, dove inizia a percepirsi e mettersi in gioco come imprenditrice. <<Nel frattempo – racconta – avevo iniziato anche un mio percorso personale, affiancata da una psicologa prima, e da una counselor poi. Pian piano ho iniziato a ridurre le ore di lavoro come dipendente per dedicarmi a una mia attività imprenditoriale. Tra le altre cose, perché nulla accade per caso, l’azienda per cui ho sempre lavorato ha cominciato a realizzare dei webinar su crescita genitoriale e personale, coinvolgendomi>>. Due anni fa, l’ennesima svolta. <<Il team di network marketing con cui collaboravo ha deciso un cambio di prodotti che non mi ha convinta, dandomi la possibilità di chiedermi cosa volessi fare per davvero. Tutto il lavoro svolto fino a quel momento mi ha permesso di avere le idee chiare: la coach! Inizio così un Master in Problem Solving Strategico e Coaching con Giorgio Nardone. Quando inizio a prendere contatto con il mondo dei grandi imprenditori mi accorgo che mi servono altri pezzi da aggiungere alla mia professione e così ho approfondito il discorso del Life Coaching e Sportivo, seguendo un secondo Master con Paola Pagani, e infine ho iniziato anche il percorso di ipnosi olistica, uno strumento che vorrei inserire nei percorsi che propongo, in futuro>>. Vediamo quindi cosa offre Pamela.

La valigia degli attrezzi di Pamela

<<Spesso quando dico alle persone che sono una Mental Coach queste capiscono che sono un motivatore. In realtà non sono quel tipo di coach. Il mio focus sono le emozioni. Ciò che offro è uno spazio protetto in cui ognuno può guardarsi dentro e consentire alla propria saggezza di emergere. Si potrebbe anche dire che favorisco l’ascolto della voce interiore, quella che già sa qual è la soluzione migliore per la data persona. Il mio cliente ideale è alla ricerca di una vita soddisfatta e felice, in coerenza con se stesso e con il mondo… che sia uomo, donna o altro. Oppure può essere uno sportivo, anche non professionista, che vuole migliorare la propria perfomance o sciogliere dei blocchi, magari non ha più voglia di allenarsi e non sa che decisioni prendere>>. Durante il primo incontro, importante per la creazione di un feeling con il cliente, perché <<la fiducia è un ingrediente importante di qualsiasi percorso di crescita personale>>, si avvia un dialogo volto a capire qual è il vero obiettivo del percorso. In altre parole, grazie al proprio ascolto attivo, Pamela pone le domande in linea con la persona che si affida a lei, perché possa capire con consapevolezza dove è in quel momento, dove vuole andare e come arrivarci. Poi si applicano gli strumenti più adeguati, sia interni che esterni. E qui Pamela ne ha una valigia ricca: <<si va, ad esempio, dalle tecniche di “problem solving strategico” ad esercizi da fare con il cliente per stimolarne l’autoconsapevolezza, dalla tecnica “dello scenario oltre al problema”, per capire come si sentirà il cliente una volta raggiunto l’obiettivo, alla tecnica del “come peggiorare” per comprendere gli ostacoli o, ancora, dalla tecnica del “cerchio della vita” al decision making. Altra tecnica interessante è quella dello scalatore, che permette di valutare e organizzare in maniera efficace una strategia, fissando piccoli obiettivi in sequenza. La tecnica migliore viene scelta di volta in volta, anche in base al tipo di comunicazione del cliente e adeguata alle sue reali esigenze. Se la persona ne sente la necessità, possiamo lavorare anche su aspetti molto pratici, come la gestione del tempo e dell’agenda, che comunque aiutano a rimanere in focus e a eliminare ciò che non è allineato col proprio obiettivo>>. Dato che il fine di Pamela è di alimentare l’autonomia del cliente, i percorsi che propone durano tra i 5 e i 10 incontri. Certo, se l’obiettivo da raggiungere è grosso e lontano dal punto di partenza, potrebbero essere necessari più appuntamenti, poiché occorre lavorare per passi successivi.

 

Spazio anche allo spirito

Secondo Pamela, e personalmente sposo l’idea, se si vuole raggiungere un buon obiettivo di crescita è importante dare spazio anche alla voce dell’Anima… o allo Spirito. Il pensiero è ben descritto dal logo che ha scelto per rappresentare la propria professione: un cobra che spunta da delle onde. <<Come esprime il logo che ho scelto – spiega Pamela – nella mia visione il coaching e la crescita personale, associano alla ricerca del benessere e del fluire – come l’acqua che dona nuova vita – l’immagine del cobra, che rappresenta l’energia cosmica e la forza vitale. Considerato un animale sacro fin dall’Antico Egitto, il cobra attraverso la muta della pelle è simbolo di rinnovamento e della capacità di sradicare schemi e abitudini negative>>. E, dato che la coerenza è fondamentale, <<pratico yoga e partecipo io stessa a una serie di ritiri di detossinazione, nei quali si lavora su cibo, emozioni, energia e ci si ascolta per entrare in contatto con le proprie intuizioni e per imparare a prestare attenzione all’Universo. A volte succedono cose inaspettate, che vanno oltre a quelle organizzate e che aprono porte. Se non si è pronti ad ascoltare, si rischia di perdere delle opportunità>>. Quando si sceglie di lavorare in una relazione di aiuto, il lavoro su se stessi non finisce mai, perché il primo “prossimo” da imparare ad amare e a rispettare siamo noi.

 

Contatto:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *